Bene l’approvazione dei nostri emendamenti, che prorogano i termini ultimi per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta sul carburante agricolo, per le modifiche statutarie degli enti del Terzo settore ai fini dell’iscrizione al Registro unico nazionale, per la sottoscrizione degli accordi aziendali per l’accesso al Fondo Nuovo Competenze. Bene anche l’accoglimento delle proroghe a favore delle imprese turistico-ricettive e degli impianti di risalita, così come l’approvazione del nostro ordine del giorno sull’albo dei gestori delle crisi d’impresa. Tuttavia le scelte che Governo e maggioranza hanno compiuto sulle principali questioni non ci convincono.

Colpisce la disapplicazione a piacere della normativa sulla concorrenza, che risparmia le concessioni balneari ma non un settore strategico come le grandi concessioni di derivazione idroelettrica. Dietro queste incongruenze non c’è alcuna visione, ma solo la volontà di rispondere a interessi particolari.

La gestione di questo provvedimento e le scelte che ne sono alla base confermano l’assenza di una strategia sulla crescita e lo sviluppo. Dopo diversi mesi dall’insediamento ancora non si comprende come il Governo intende sostenere la crescita, la competitività del sistema produttivo e come vuole supportare da aprile imprese e famiglie contro il caro-energia.